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Come mai è necessario molto tempo per ricaricare una vettura elettrica?

Iniziamo subito ad analizzare il tema partendo dalle basi.

Per definizione la potenza elettrica è la quantità di lavoro elettrico assorbito o generato dell’unità di tempo da un dispositivo elettrico. Traducendolo nella pratica si tratta della quantità di energia elettrica che un dispositivo è in grado di generare, o assimilare, in un determinato lasso di tempo.

L’unità di misura della potenza elettrica è il Joule per Secondo (J/s).
All’interno di un campo elettrico si usa, per convenzione, il Wattora (Wh).
Queste due unità di misura sono collegate tra loro da un’equazione. Per semplicità basti sapere che in un’ora ci sono 3.600 secondi e, considerando l’unità di base di 1 J/s, si arriva quindi che in un’ora ci sono 3.600 J.
1 Wh corrisponde esattamente ai Joule che ci sono in un’ora, ovvero 3.600:
1 Wh = 3.60
0 J

Dopo questa breve introduzione passiamo a capire come viene calcolato il tempo di ricarica.

Innanzitutto, per fare questo calcolo dobbiamo partire dal sapere quanta autonomia ha la vettura e quindi, di conseguenza, quanto è capiente la batteria del veicolo.
Maggiore è l’energia immagazzinabile nella batteria, maggiore sarà quindi il tempo necessario per riempirla completamente, ma maggiore sarà anche l’autonomia e quindi i km percorribili.

Oltre a questa intuitiva riflessione, bisogna anche considerare la potenza elettrica che il punto di ricarica che utilizziamo è in grado di erogare.

La prima vera grande distinzione da fare è: ricarica domestica e ricarica pubblica.