Punti-di-Ricarica-Pubblici-in-Italia-Quasi-57.000-a-Giugno-2024

Secondo i dati forniti da Motus-E, al 30 giugno 2024, il numero di punti di ricarica ad accesso pubblico in Italia è salito a 56.992, segnando un incremento di 11.782 unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita del 26%. Dal 1° gennaio 2024, si è registrato un aumento di 6.314 punti, di cui 2.828 solo nell'ultimo trimestre. Questo trend dimostra una quasi duplicazione del numero di punti di ricarica rispetto ai 30.704 di giugno 2022. Attualmente, il 17,9% dei punti installati è ancora in attesa di collegamento e attivazione, sottolineando la necessità di accelerare le procedure autorizzative e il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti.

Le infrastrutture di ricarica lungo le autostrade hanno raggiunto le 963 unità, rispetto alle 657 di giugno 2023 e alle 235 di giugno 2022. L’85% di queste stazioni è di tipo veloce in corrente continua, e il 62% supera i 150 kW di potenza. Inoltre, il 41% delle aree di servizio autostradali è già dotato di infrastrutture per la ricarica.

Le regioni con il maggior numero di punti di ricarica sono: Lombardia (10.902 punti, +3.245 negli ultimi 12 mesi), Piemonte (5.775 punti, +1.261), Lazio (5.641 punti, +1.290), Veneto (5.508 punti, +1.088) e Emilia-Romagna (4.720 punti, +754). A livello provinciale, Roma guida la classifica con 4.451 punti (+1.052), seguita da Milano (3.618 punti, +1.074), Napoli (2.839 punti, +212), Torino (2.641 punti, +634) e Brescia (1.681 punti, +216).

Fabio Pressi, presidente di Motus-E, ha commentato: «Il rallentamento delle installazioni dell’ultimo trimestre suggerisce che gli operatori della ricarica si stanno preparando per le sfide del PNRR. Per raggiungere gli obiettivi del Piano, è cruciale il contributo di tutti i soggetti coinvolti, dalle municipalità ai distributori di energia elettrica. Questa è una sfida complessa che richiede un coordinamento eccezionale tra tutti i player pubblici e privati. Dobbiamo realizzare in tempi strettissimi un’infrastruttura senza precedenti, che potrebbe rendere l’Italia un punto di riferimento europeo. Gli operatori della ricarica sono pronti a fare la propria parte e sperano che la Piattaforma Unica Nazionale (PUN) possa diventare uno strumento efficace anche per la pianificazione della rete, come avviene in altri Paesi UE.»