risparmio

Il primo grande quesito che si pongono le persone quando si avvicinano al mondo dell’elettrico è quello di capire quanto potrebbero risparmiare, nella loro quotidianità, rispetto all’uso di una classica vettura endotermica.
La risposta però non è così semplice perché è necessario prendere in considerazione molteplici aspetti.
Proviamo ad affrontarne qualcuno.

Compro l’auto elettrica perché così risparmio sul carburante.
Questo è sicuramente vero se si dispone, presso la propria abitazione, di un luogo per ricaricare la propria vettura. Il costo dell’energia elettrica erogata in un domicilio privato è sicuramente più basso se paragonato a quello di una colonnina di ricarica pubblica.
Inoltre, se disponiamo di pannelli fotovoltaici il risparmio è ancora più significativo in quanto potremmo ridurre ulteriormente il costo della bolletta dell’energia elettrica.
In alternativa, qualora il risparmio sulla ricarica fosse per noi fondamentale, è possibile sfruttare le ricariche gratuite messe a disposizione solitamente presso colonnine ubicate nei parcheggi dei centri commerciali.
Se però abbiamo intenzione di comprare una vettura elettrica con l’obiettivo unico di risparmiare sulla ricarica e quindi di “rifornirsi” presso le colonnine gratuite allora forse è meglio evitare di acquistare un’auto elettrica. Gradualmente, infatti, questo tipo di servizio verrà rimpiazzato da uno a pagamento e, anche qualora alcuni punti restassero gratuiti, bisogna comunque considerare che la potenza di ricarica fornita è decisamente limitata traducendosi in tempi di ricarica molto lunghi.

Compro l’auto elettrica perché risparmio sulla manutenzione
Probabilmente è forse proprio questo il fattore principale anche se spesso messo in secondo piano.
Il motore elettrico, infatti, è costituito da molte meno componenti meccaniche rispetto a quello endotermico il ché lo rende più affidabile e meno soggetto ad usura.
Nel 2019 sicurato.it ha effettuato un’indagine confrontando i costi di manutenzione delle vetture elettriche rispetto a quelle a combustione interna. Nei primi 6 anni di vita il costo medio di manutenzione per ogni anno risulta essere di 182€ per un’auto elettrica rispetto ai 314€ di un’auto tradizionale.
Non dimentichiamo inoltre che il motore elettrico non possiede liquidi da rabboccare o sostituire e che le pastiglie dei freni, supportate dai sistemi di recupero dell’energia, hanno una durata maggiore.

Per concludere, se valutiamo quindi l’acquisto di un’auto elettrica perché vogliamo unicamente risparmiare sul “rifornimento” allora dobbiamo prendere in seria considerazione l’installazione di una wallbox nel nostro garage di casa. Ancora meglio se l’energia erogata deriva totalmente o in parte da pannelli fotovoltaici.
Qualora non abbiamo questa possibilità l’unica soluzione che avremo è quella di ricaricare l’auto solamente in strada. Se facciamo un paragone tra una stessa autonomia di un’auto elettrica e una endotermica, a parità di rifornimento, la ricarica elettrica pubblica risulta avere costi inferiori rispetto a benzina o diesel. Ma il risparmio non è così marcato e il prezzo si discosterà di molto tra le due tipologie di vetture.
Sicuramente diverso è il discorso circa l’uso che facciamo della vettura e i suoi costi di mantenimento.
Il costo della manutenzione porta, infatti, ad un risparmio annuale tangibile.
A questo si aggiungono inoltre i risparmi sui costi da sostenere per la gestione della vettura come per esempio l’assicurazione, il bollo auto, dove in molte regioni si è totalmente esentati, e anche i costi legati all’utilizzo quotidiano come i parcheggi gratuiti e l’entrata gratuita presso i varchi dei centri storici in molte città italiane.

Se mettiamo a fattore tutte queste considerazioni allora sì, l’auto elettrica risulta effettivamente più sostenibile a livello economico, nonostante un possibile prezzo di acquisto maggiore.
Complessivamente il risparmio generato può arrivare sino a mille euro se paragonato ai costi derivati dal possesso di un’auto endotermica.